giovedì, 27 gennaio 2005 - 12:53
Compositore nato a
Salisburgo il 27 gennaio del 1756, figlio del
violinista Leopold e di Anna Maria Pertl, mostra fin da piccolo la sua
predisposizione alla musica, così come la sorella Anna. Entrambi esprimono una
tale e indiscutibile attitudine per le sette note, da indurre il padre a
rinunciare a qualsiasi impegno professionale per dedicarsi a insegnare musica
esclusivamente ai figli.
A quattro anni suona il violino e il cembalo, ed è omai assodato che la sua
prima composizione risale a qualcosa come solo due anni dopo. Conscio delle
doti straordinarie del figlio, il padre porta Wolfang e la sorella,
soprannominata Nannerl, in viaggio per l'Europa dove entrambi hanno modo di
esibirsi nei salotti ma, soprattutto, di venire a contatto con i fermenti
artistici che circolano in Europa.
L'infanzia di Mozart è un crescendo di episodi sbalorditivi. Ne è un esempio un
aneddoto riportato da Stendhal: "Mozart padre tornava un giorno dalla chiesa in compagnia
di un amico; a casa trovò suo figlio impegnato a scrivere musica. "Che
stai facendo, figliolo?", gli chiese. "Compongo un concerto per
clavicembalo. Ho quasi finito il primo tempo." "Vediamo un po'
questo scarabocchio." "No, vi prego; non ho ancora finito". Ciononostante
il padre prese il foglio e mostrò al suo amico un groviglio di note che si
riuscivano a stento a decifrare a causa delle macchie d'inchiostro. A tutta
prima i due amici risero bonariamente di quello sgorbio; ma ben presto, dopo
che Mozart padre lo ebbe osservato con un po' di attenzione, i suoi occhi
rimasero a lungo fissi sulla carta, e alla fine si riempirono di lacrime
d'ammirazione e di gioia. "Guardate, amico mio", disse commosso e
sorridente, "come è tutto composto secondo le regole; è un vero peccato
che questo brano non si possa eseguire: è troppo difficile e nessuno potrà mai
suonarlo".
Si può dire che è proprio con Mozart che il ruolo del musicista nella società
comincia a svincolarsi dal servilismo che l'aveva sempre caratterizzato, anche
se questo processo sarà portato al massimo compimento, e definitivamente,
da Beethoven.
Non bisogna dimenticare, infatti, che all'epoca i compositori o i maestri di
cappella, sedevano al tavolo insieme alla servitù ed erano perlopiù considerati
dei semplici artigiani piuttosto che artisti nel senso moderno del termine.Il 5
dicembre del 1791, all'una di notte, si spegne all'età di soli 35 anni una
delle più alte espressioni dell'arte (musicale ma non solo) di tutti i tempi. A
causa delle avverse disponibilità economiche i suoi resti verranno tumulati in
una fossa comune e mai più ritrovati. Le cause della sua morte restano a
tutt'oggi un rompicapo difficilmente risolvibile.
Da: http://biografieonline.it/biografia.htm?ioID=38&biografia=Wolfgang+Amadeus+Mozart

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