mercoledì, 6 dicembre 2006-23:25
"L' oblio per
Nietzsche è necessario alla vita: per poter vivere nel presente, bisogna poter
dimenticare il passato, che altrimenti ci sovrasterebbe e paralizzerebbe."
*
Non credo alle
parentesi chiuse, alla vita costruita su compartimenti stagni. Siamo un libro.
La nostra vita è fatta di paragrafi e, come in
un romanzo, quando si finisce di vivere un paragrafo questo non si
autodistrugge, ma rimane scritto lì sulla carta; potremo attingervi ogni
qual volta ne avremo bisogno o ogni qualvolta il presente ci richiamerà
qualche frase dei capitoli precedenti. Non abbiamo la possibilità di andare
subito a leggere la fine del libro, anche perchè questo pregiudicherebbe la bellezza
della lettura della nostra vita, dunque il vivere stesso.
Siamo un libro, siamo tutti in un grande biblioteca. Non ci vendiamo, ma
possiamo prestarci agli altri e gli altri possono prestarci loro stessi.
Possiamo leggere alcuni capitoli di un'altra persona o forse solo alcune
frasi. Ci sono dei libri che non apriremo mai, perchè di alcuni non ci
attira nemmeno la copertina, altri non passano proprio tra le nostre mani.
Ci sono libri che leggeremo quasi per intero.
C'è un libro che facciamo fatica a leggere e siamo noi stessi. E' faticoso
leggere le proprie pagine, è scomodo, non sempre si trova la posizione
giusta, l'angolazione giusta, l'inclinazione esatta.
Dunque, no. Non esistono parentesi chiuse, non esistono dighe...e quando
proviamo ad alzarle, prima o poi il fiume le sfonda.
un romanzo, quando si finisce di vivere un paragrafo questo non si
autodistrugge, ma rimane scritto lì sulla carta; potremo attingervi ogni
qual volta ne avremo bisogno o ogni qualvolta il presente ci richiamerà
qualche frase dei capitoli precedenti. Non abbiamo la possibilità di andare
subito a leggere la fine del libro, anche perchè questo pregiudicherebbe la bellezza
della lettura della nostra vita, dunque il vivere stesso.
Siamo un libro, siamo tutti in un grande biblioteca. Non ci vendiamo, ma
possiamo prestarci agli altri e gli altri possono prestarci loro stessi.
Possiamo leggere alcuni capitoli di un'altra persona o forse solo alcune
frasi. Ci sono dei libri che non apriremo mai, perchè di alcuni non ci
attira nemmeno la copertina, altri non passano proprio tra le nostre mani.
Ci sono libri che leggeremo quasi per intero.
C'è un libro che facciamo fatica a leggere e siamo noi stessi. E' faticoso
leggere le proprie pagine, è scomodo, non sempre si trova la posizione
giusta, l'angolazione giusta, l'inclinazione esatta.
Dunque, no. Non esistono parentesi chiuse, non esistono dighe...e quando
proviamo ad alzarle, prima o poi il fiume le sfonda.
"Questo non
significa che la storia, fondata sulla memoria del passato, sia inevitabilmente
sempre perniciosa: la cosa importante é ricordare nel momento giusto e nella
misura adeguata." *
*http://www.filosofico.net/nie27.htm

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