domenica 12 febbraio 2012

"Il sonno della ragione genera mostri"


martedì, 26 aprile 2005 - 19:56 


Lo scetticismo non ha radici molto profonde; appena tre secoli. Ciò non vuol dire che anche nel '400 non esistessero i dubbiosi, i critici e i degradatori delle speranze! Anche se lo scetticismo non è solo questo, ma la prima cosa che evoca nella mia mente non sono altro che distruzioni negative. Tuttavia, nonostante Hume sostenesse che nemmeno l'esperienza poteva contribuire allo sviluppo dell'uomo e della sua intelligenza, sconfinando la consapevolezza dell'essere umano in un'isola limitata all'incertezza perenne, sono d'obbligo gli auguri a questo celeberrino filoso, senza il quale una grossa fetta della mentalità, dell'evoluzione, delle idee e dello spirito del mondo intellettuale non sarebbe nata. Del resto, penso umilmente che ogni opinione sia degna di passare alla storia. «La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.», e con questa affermazione, Hume pare togliere valore oggettivo a qualsiasi aspetto della nostra vita. 

Difficile è, però, non riflettere, se non condividere, sull'acuta interpretazione che dà della religione: per non soccombere alle proprie paure, i timori di una vita finita, di dolori pressanti, di mali incomprensibili, l'uomo ha sentito il bisogno di essere protetto e, in mancanza di un essere umano "gigante di virtù", si è costruito una figura divina, parabola indispensabile per ovviare alla sofferenza e all'ignoranza. 


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