martedì, 05 aprile 2005 - 09:22
"
'(...) Il nemico è quello che dall'interno distrugge tuttociò che vale. E'
quello che ti rivela la tua bassezza (...). E' quello che, in un giorno
perfetto, troverà un'ottima ragione per torturarti. E' quello che ti ispirerà
il disgusto per te stesso. E' quello che, quando scorgi il viso celeste di una
sconosciuta, ti rivelerà la morte contenuta in tanta bellezza.' " (Amèlie Nothomb, 'Cosmetica del nemico')
Non
so se questo capiti a qualsiasi essere umano nè se capiti in tutti allo stesso
modo, come Kant sosteneva per le strutture mentali. Tuttavia, essere il nemico
di se stesso è probabilmente una delle sofferenze più alte, poichè, se si deve
trafiggere un combattete in carne e ossa si sa come affrontarlo, dove puntare
la spada e trafiggere pura carne; il nemico di noi stessi è dentro di noi,
impalpabile e invisibile, ma tremendamente forte, spietato. Possiamo sentirne
le "lo stringere adunco delle dita", possiamo soffrire della sua
malvagità, ma possiamo prenderlo per la collottola e sbatterlo contro un muro.
Questo è il nemico peggiore. Ciò che ci impedisce di vivere noi stessi e per
noi stessi. L'unica soluzione è farlo soffocare nell'oblio.

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