sabato 11 febbraio 2012

Un gomitolo di parole


giovedì, 27 gennaio 2005 - 17:51

"La parola 'testo' viene dal verbo latino texere, che significa 'tessere'. Per cui il testo è prima di tutto una tessitura di parole. Interessante, vero?" (Cosmetica del nemico, A. Nothomb)


Già...curioso e quasi romantico è pensare che colui che scrive ricama inchiostro. Peraltro, sento di poter condividere questa sensibile metafora musicale, poichè la vità spesso riserva imprevisti che sul momento non riusciamo ad affrontare, o problemi dolorsi...ma è con i libri, le poesie, i romanzi, il ricamo di parole che riesco a estraniarmi dalla caotica realtà. E allora entro in un altro mondo; è un mondo nel quale anche io vivo, ma vivo con altri personaggi, in altre avventure...e li sento miei...battono dentro di me. Sicuramente avrete già provato la sensazione di forte nostalgia al momento della conclusione di un libro...è un distacco così doloroso. Quei personaggi non torneranno più e noi non potremo più usare le loro stesse mani, respirare le stesse parole, toccare i loro visi. Quando leggo, essi sono con me, in me e io sono per loro, con loro. Qualcuno tesse per noi, per me, ma sembra un abito della mia misura. Questo amore per l'inchiostro, che si assorbe nella carta e quivi rimane per sempre, è il gomitolo che per sempre mi poterò dietro, perchè, usando un'espressione di Joistein Gaarder, siamo "due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione e che semplicemente rifiutano di lasciare la presa".

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