martedì 14 febbraio 2012

La "leggenda personale"


domenica, 26 febbraio 2006-16:28 

“(…) tutto era scomparso: io ero vuoto come la steppa. (…) E poiché c’era solo il vuoto, il vento aveva portato cose nuove(…) Ero tornato a provare l’antico entusiasmo: mi ero liberato della mia storia personale, avevo distrutto l’ ‘adattatore’(…)”  (Paolo Coelho)

 Coloro che vivono superando un modo di esistere che l’abitudine rende infinito e immutabile scoprono la propria “leggenda personale”, assaporandola e rendendola propria e vitale. Non sono molte le persone che hanno l’accortezza o, semplicemente, il coraggio di levare l’àncora da un’esistenza che si è ormai adattata alla routine quotidiana, per comodità, per sicurezza, o anche perché si reputa impossibile uscire da un tedio ripetitivo. Il risultato è che, rimanendo attraccati al solito porto, la barca rischia di marcire e di cadere pian piano a pezzi, anche se si cerca di riverniciarla, di ristrutturarla per coprire agli altri e a se stessi la fatiscenza della propria barca (la propria esistenza). Una barca ha bisogno di cavalcare le sue onde, perché per questo è nata. L’uomo ha bisogno di seguire il suo cuore, perché questa è la sua rotta.





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