giovedì 16 febbraio 2012

Il Navigatore (parte 2)


mercoledì, 6 febbraio 2008-19:25


--Egli bramava la sua amante giorno e notte e quando gli era stata concessa l’occasione di viverla aveva deciso che l’avrebbe fatto da solo. Solo lui avrebbe goduto della passione del suo amore. L’amante sarebbe stata solo sua, per mesi.
La notte del 21 agosto del 1417, Marijo aveva consultato le stelle ed era partito in silenzio, come il mare che respira l’onda e che, prima di farla scivolare sulla sabbia, trattiene il fiato e l’acqua in attesa.
Alla sua sinistra Capo Verde, alla destra l’Oceano Atlantico, sotto di lui il suo amore, il mare. Inchiostro denso e corposo, accarezzava il bordo libero del não in un continuo beccheggio tranquillo e distensivo.

Tutte le sere, dopo aver allentato le vele, fissato le funi alle incudini e afforcato le ancore, una a destra e una a sinistra per assicurare alla caracca una buona tenuta, Marijo camminava lungo il ponte fino a poppa, nella sua cabina. Prendeva in mano il registro di bordo e annotava le dispense rimaste, quelle consumate, la temperatura della giornata appena passata e altri piccoli dettagli che sarebbero stati utili ad altri navigatori una volta tornato a Lagos. Poiché le correnti marine e i venti laterali potevano spingere il suo não fuori rotta, di tanto in tanto Marijo calcolava e prendeva nota delle correzioni di rotta necessarie per far avanzare l’imbarcazione verso la sua destinazione. Ogni sera riprendeva da dove aveva lasciato, facendo misurazioni e calcoli, tracciando righe e curve sulla sua carta nautica. Due settimane dopo la partenza aveva avuto un problema con il castello di prua, tanto da rischiare di immagazzinare più acqua di quanto la nave avesse potuto tollerare ed era rimasto tutto il pomeriggio ad aggottare. Un mese più tardi un forte vento contrario aveva strappato la vela del trinchetto e solo grazie all’aiuto di un veliero di passaggio era riuscito a issarla come nuova.

Anche quella sera, all’altezza di Capo Verde, solo nella sua cabina ascoltava il canto d’amore delle onde intorno al suo piccolo mondo, mentre con la penna ne annotava le note[...]--


Nessun commento:

Posta un commento