giovedì 16 febbraio 2012

Cafè a Sigillo


mercoledì, 7 maggio 2008-12:23 


Il mio sogno una settimana fa ha viaggiato nel tempo e nello spazio. Il Caffè Letterario di una dama ottocentesca è comparso nella cripta di Sigillo. Luci morbide e calde, tavolini rotondi in ferro battuto fermi come ballerini nella loro posizione artistica. Al centro di ogni tavolino, una piccola composizione di rose e attorno quattro tazze da thè e un piccolo vassoio di pasticcini.
La presentazione del mio libro…Quando salgo i pochi scalini ed entro in quel piccolo mondo del passato e delle mie fantasie tutto si preannuncia magico e nella mia testa ha inizio una melodia inaspettata. Mi sento una sposa circondata da sincere ammirazioni. Tra le braccia un mazzo di fiori, nei miei occhi gli occhi lucidi degli ospiti e stringo le mani a me più care, quelle che hanno accompagnato davvero il mio cuore. E tutto è un sogno, al punto che temo non sia la realtà. Meno male che vengono scattate delle foto, future testimoni di un evento reale. E mi sento una sposa…il fotografo ufficiale, il relatore che spiega davvero il mio libro e sembra essere sincero in tutti quei complimenti, il thè che viene servito, gli attori che mi interpretano, la fievole musica, i fiori, il Sindaco… E stringo questo ricordo, questo dono che tutti, ieri, mi hanno fatto… tra loro ho visto Alice, era bambina e stupefatta guardava incredula il suo sogno che si materializzava intorno a lei…e stata succedendo davvero.
Quindi ad Antonella il sindaco, ad Oriana, ad Arte e Dintorni, a Chiara, Bibi e Marco i tre meravigliosi attori che sanno rendere ogni scritto un’opera speciale, al paziente relatore, alle mie maestre, ai miei professori, a mia madre, ai miei compagni, a tutti coloro che hanno reso vivo il mio sogno, GRAZIE.

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