mercoledì, 7 maggio 2008-12:23
Il mio
sogno una settimana fa ha viaggiato nel tempo e nello spazio. Il Caffè
Letterario di una dama ottocentesca è comparso nella cripta di Sigillo. Luci
morbide e calde, tavolini rotondi in ferro battuto fermi come ballerini nella
loro posizione artistica. Al centro di ogni tavolino, una piccola composizione
di rose e attorno quattro tazze da thè e un piccolo vassoio di pasticcini.
La
presentazione del mio libro…Quando salgo i pochi scalini ed entro in quel
piccolo mondo del passato e delle mie fantasie tutto si preannuncia magico e
nella mia testa ha inizio una melodia inaspettata. Mi sento una sposa circondata
da sincere ammirazioni. Tra le braccia un mazzo di fiori, nei miei occhi gli
occhi lucidi degli ospiti e stringo le mani a me più care, quelle che hanno
accompagnato davvero il mio cuore. E tutto è un sogno, al punto che temo non
sia la realtà. Meno male che vengono scattate delle foto, future testimoni di
un evento reale. E mi sento una sposa…il fotografo ufficiale, il relatore che
spiega davvero il mio libro e sembra essere sincero in tutti quei complimenti,
il thè che viene servito, gli attori che mi interpretano, la fievole musica, i
fiori, il Sindaco… E stringo questo ricordo, questo dono che tutti, ieri, mi
hanno fatto… tra loro ho visto Alice, era bambina e stupefatta guardava
incredula il suo sogno che si materializzava intorno a lei…e stata succedendo
davvero.
Quindi ad
Antonella il sindaco, ad Oriana, ad Arte e Dintorni, a Chiara, Bibi e Marco i tre
meravigliosi attori che sanno rendere ogni scritto un’opera speciale, al
paziente relatore, alle mie maestre, ai miei professori, a mia madre, ai miei
compagni, a tutti coloro che hanno reso vivo il mio sogno, GRAZIE.

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