giovedì 16 febbraio 2012

Il Navigatore (fine)



--Il mare aveva tradito Marijo, il suo amato fedele, mettendosi a flirtare con il vento e questo tradimento, questo contatto passionale fra l’acqua, l’umidità e i vortici d’aria avevano anticipato il monsone, il quale non aveva perso tempo e, adulando le onde, seducendo le nuvole, avvolse il mare di una passione violenta e bagnata, scaricando tutt’intorno al não piogge furenti. Eccitato, il mare gonfiò le sue armi di seduzione, le onde, che raggiunsero altezze inimmaginabili, quasi a voler abbracciare l’uragano che cresceva come ponte fra il cielo innamorato e  l’acqua stuzzicata. Al centro di questo tradimento, la nave di Marijo, confusa, si piegava sempre più pericolosamente e da una parte e dall’altra, in avanti, all’indietro, le vele lacerate dal vento impetuoso, l’albero maestro atterrato dalle onde frenetiche. Ora Marijo capiva le gocce di sale, comprendeva le lacrime di avvertimento e guardava affascinato quella comunione che lo circondava e scusava la sua amata, perché, sì, non aveva colpa che si era lasciata andare ad un’altra passione. In effetti lui non aveva saputo ascoltarla quella volta, non aveva compreso le sue parole e dunque era giusto che lei lo punisse a quel modo e per farsi perdonare, il corpo interamente bagnato dal suo amore e dall’altro, lo sguardo spaventato da tanta violenza, il cuore stretto nell’impotenza, così vicino alla fine prese la decisione più romantica, la prova d’amore più esplicita che poteva dedicare al suo amore, per farle capire che, ancora, anche così, continuava ad amarla. Spinto da una brusca inclinazione dello scafo al bordo della nave, non cercò appigli, ma si lasciò sbattere fra le onde, ora con il cuore ebete di affetto, lo sguardo perso di un amante che si lascia accarezzare, finalmente unendosi a pieno con la sua adorata, parlandole per l’ultima volta, scusandola, scusandosi, baciandola con passione ora che sapeva che l’avrebbe avuta per sempre e, amandosi così con il mare, raggiunse ciò che due amanti pongono a capo di tutti i loro desideri, abbracciarsi per l’eternità.  




FINE--

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